F1 | Montezemolo su Hamilton: la Ferrari è pronta a stupire?

Un nuovo orizzonte si prospetta per la Ferrari, pronta ad accogliere Lewis Hamilton in un momento in cui la Scuderia desidera tornare alla ribalta. Ai microfoni di Radio GR Parlamento, Luca di Montezemolo, figura storica del Cavallino, ha offerto il suo punto di vista riguardo al passaggio del campione britannico a Maranello. Secondo l’ex presidente, l’ingresso di Hamilton non va letto semplicemente come una mossa pubblicitaria o una trovata di marketing. Al contrario, dietro questa scelta si nasconde la volontà di ottenere risultati tangibili, sfruttando l’esperienza di un pilota che mira a concludere la carriera con un altro trionfo in tuta rossa. Montezemolo ha ribadito con convinzione: “C’è qualcosa di molto più importante di una semplice operazione d’immagine, perché Lewis ambisce a un ultimo colpo di scena vincente con la Ferrari.”

Tra gli elementi chiave, il ruolo decisivo spetta allo sviluppo di una monoposto competitiva fin dal primo appuntamento stagionale. Montezemolo ha accennato al fatto che, se la squadra dovesse colmare il divario dalla McLaren e costruire un’auto capace di primeggiare su ogni tipologia di circuito, allora il 2025 potrebbe rivelarsi un anno spettacolare. Sarà cruciale disporre di una struttura interna in grado di reagire con velocità ai problemi tecnici e di una gestione capace di promuovere chiarezza e condivisione delle informazioni.

Montezemolo ha inoltre evidenziato la necessità di una coesione più forte tra ingegneri, piloti e muretto, sottolineando: “Se possiedi una vettura che domina in tutte le situazioni e comunichi in modo chiaro, puoi davvero ambire ai titoli che contano.” E non mancano gli appelli a restare con i piedi per terra: le aspettative vanno misurate con la realtà della Formula 1, in cui ogni scuderia si evolve a ritmi serrati. 

Non manca un lieve richiamo al passato, quando la gestione limpida e determinata ha portato a epoche di successo. Rievocando quell’esperienza, Montezemolo vorrebbe vedere la stessa fame di vittoria, combinata a un clima di fiducia reciproca all’interno del team. “Senza la capacità di collaborare con chiarezza, anche il pilota più talentuoso non può mostrare appieno il suo potenziale.”