Un altro weekend di competizione, un ulteriore licenziamento in FIA. Tim Mayer, storico membro del gruppo dei commissari di gara e stimato steward della F1 da 15 anni, è l'ultima vittima di Mohammed Ben Sulayem. Le circostanze che hanno influenzato il suo destino sono legate ai fatti accaduti durante il GP degli USA ad Austin, dove Mayer fungeva da rappresentante degli organizzatori e ha gestito il diritto di revisione riguardante la punizione per l'invasione di pista da parte di oltre 200 tifosi dopo la bandiera a scacchi, mentre le vetture erano ancora in pista per il giro di rientro.

Mayer ha espresso forti critiche riguardo alle recenti decisioni di Ben Sulayem, affermando: “Per una Federazione che si affida a volontari, licenziare con un sms qualcuno che ha dato un contributo significativo non è un buon segno per la gestione”. La motivazione ufficiale del suo licenziamento è stata attribuita a un presunto conflitto di interessi con la FIA, poiché Mayer aveva guidato il diritto di revisione nel suo ruolo di organizzatore. Tuttavia, egli sostiene che “non è per questo che sono stato licenziato”. Nonostante la questione sia stata risolta in modo pacifico e amichevole, Mayer ha rivelato che Ben Sulayem è rimasto arrabbiato e ha deciso comunque di procedere con il licenziamento.

Dopo 15 anni di volontariato come steward e un decennio dedicato all'insegnamento ad altri steward, Mayer ha ricevuto un messaggio da uno degli assistenti di Ben Sulayem. “Lui ha giudicato che un elemento del documento sul diritto di revisione fosse un attacco personale nei suoi confronti, ma non ho scritto io quella parte del documento. Però era mio compito presentarla”. Aggiunge che si trattava di un punto talmente secondario che è sconcertante che qualcuno si sia sentito così offeso.

Sezione: News / Data: Ven 29 novembre 2024 alle 10:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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