Sebbene la MotoGP non annoveri ancora donne tra i suoi piloti fissi, diverse talentuose motocicliste hanno solcato i circuiti del Motomondiale in passato e continuano a lottare per un posto in griglia. Ricorda che potrai scommettere su tutte le gare del Moto Mondiale nei principali siti scommesse italiani.
Pioniere e icone
Il panorama di pilote donne ha visto alcune pioniere, soprattutto nel secolo scorso, quando gli sport motoristici non erano quasi esclusivamente ad appannaggio degli uomini. Ci sono state poi alcune eroine, che sono state capaci di segnare dei record e primati assoluti. Partiamo dalle pioniere più importanti.
Taru Rinne (Finlandia)
Ex pilota di classe 125cc, Taru Rinne si è distinta per la sua tenacia e il suo coraggio durante le sue stagioni nel Motomondiale. La sua carriera ha ispirato e motivato le giovani pilote che sognano di gareggiare ad alti livelli. Ha portato a casa, in carriera, 25 punti in totale, che rappresenta ancora oggi un primato ineguagliato.
Daniela Tognoli (Italia)
Pioniere del motociclismo femminile italiano, Daniela Tognoli ha gareggiato nel Motomondiale nelle edizioni 1993 e 1994, entrambe le volte nella classe 125cc. Non ha ottenendo risultati esaltanti, in un contesto prevalentemente maschile, ma si tratta di una delle prime donne italiane nel Motomondiale.
Ana Carrasco (Spagna)
Ana Carrasco rappresenta un’eroina leggendaria per il motociclismo femminile, che ha all’attivo ben 3 stagioni consecutive di Motomondiale, nella categoria Moto3, tra il 2015 ed il 2018, con altre 2 stagioni nel 2022 e nel 2023. Si tratta del maggior numero di presenze nel Motomondiale, anche se è riuscita a portare a casa solo 9 punti, nel suo primo anno. Attualmente, purtroppo, è ferma per la rottura della tibia e del perone, occorsa nel GP di Indonesia 2023.
María Herrera (Spagna)
L’altra icona spagnola è Maria Herrera, che è riuscita a fare delle presenze in ben 5 Motomondiali consecutivi, tra il 2013 ed il 2017, tornando anche nel 2022. Tra il 2015 ed il 2017, però, è stata pilota titolare in Moto3, portando a casa ben 17 punti. Attualmente è la pilota titolare della Ducati in MotoE.
Nuove promesse e sfide
Oltre a queste icone, diverse giovani pilote emergenti stanno facendosi notare nel panorama motociclistico internazionale, pronte a dare il loro contributo per cambiare il volto della MotoGP. Tra queste, spiccano:
Elena Rosell (Spagna): Nel 2012, Elena Rosell ha scritto la storia diventando la prima donna a disputare un intero campionato del mondo in Moto2. La sua determinazione e il suo talento hanno aperto la strada ad altre pilote che sognano di gareggiare nella classe regina. Purtroppo, non ha portato a casa neanche un punto.
Katja Poensgen (Germania): Anche la tedesca ha partecipato a 2 campionati di 250cc, anche se non consecutivi, nel 2001 e nel 2003, alla Aprilia ed alla Honda. Purtroppo, è riuscita a portare a casa solo 2 punti, nel Motomondiale del 2001.
Un futuro ricco di potenzialità
Quest’anno, nessuna donna è presente nelle fila dei piloti ufficiali del Motomondiale, né in Moto3, né in Moto2, e tantomeno in MotoGP.
La più accredita alla scalata è sicuramente Ana Carrasco, che purtroppo è oggi ferma ai box per un infortunio lungo, altrimenti sarebbe sicuramente stata per lo meno in Moto3. Possiamo però attendere delle giovani stelle che sono nelle Academy dei vari team. La generazione di future stelle, infatti, è molto più eterogenea di quanto si pensi.
Il ruolo fondamentale di federazioni, team, sponsor e media
Il ruolo dei team, infatti, è davvero importante da questo punto di vista, sono loro che devono puntare sulle pilote donne. Possono però aiutare gli sponsor, che nel mondo di oggi sono sempre più orientati verso un mondo egualitario.
I media dovranno essere bravi a trattare in maniera equa tutti i piloti, indipendentemente dal loro sesso, e le federazioni motoristiche devono sempre più sviluppare una catena di approvvigionamento, ben sapendo che un bacino d’utenza più ampio può generare piloti migliori.
Un messaggio di speranza e ispirazione
Speriamo che in futuro il Motomondiale, e la MotoGP in particolare, possano accogliere sempre più pilote donne. Queste ragazze meritano un’opportunità importante per far risplendere il loro talento.
Credit Photo: depositphotos.com
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