Per Pierre Waché, direttore tecnico di Red Bull ed erede di Adrian Newey, il compito sembra complesso. La scuderia anglo-austriaca è chiamata nel 2025 a risollevarsi dopo un 2024 deludente che, nonostante il titolo mondiale di Max Verstappen, ha visto la Red Bull scivolare al terzo posto nella classifica costruttori. L'ingegnere francese, a Motorsport UK, ha parlato così della nuova creatura di Milton Keynes: 

"Ci sono diverse sfaccettature in questa vicenda. Innanzitutto, c'è una questione di corrispondenza, nel senso che le peculiarità aerodinamiche della vettura si sono discostate dalle nostre previsioni. Non avevamo previsto che certi elementi avrebbero inciso così profondamente sulle performance della macchina. Non si tratta di lacune volute, ma forse non abbiamo focalizzato la nostra attenzione a sufficienza su di essi. Questi aspetti problematici persistevano anche a fine stagione e necessitano di una soluzione per il 2025. Abbiamo riscontrato una diminuzione della deportanza in specifiche zone della mappa, il che si è tradotto in prestazioni inferiori rispetto a quelle stimate in base ai test in galleria del vento, creando delle vere e proprie lacune. Questo rappresenta un problema di correlazione e, a livello di performance in pista, ha influito principalmente sull'equilibrio della vettura. Pertanto, le performance sono sempre relative al contesto. Su un circuito a bassa deportanza è molto più difficile mascherare i problemi di bilanciamento, ma sotto certi aspetti il fine settimana di Monza è stato molto utile per noi. Lì, le nostre criticità sono emerse in maniera lampante"

Sezione: News / Data: Dom 16 febbraio 2025 alle 12:17
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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