Durante la diretta da Austin su Sky, l'esperto di Formula 1 Matteo Bobbi ha affrontato il tema scottante del T-Tray, un dispositivo utilizzato per controllare l'oscillazione del labbro frontale dello splitter nelle monoposto. Bobbi ha sottolineato come questa pratica sia adottata da tutti i team per gestire al meglio l'aerodinamica anteriore.

Il punto cruciale, secondo Bobbi, non è tanto l'uso del T-Tray in sé, ma il suo impiego durante il regime di parco chiuso. "Se venisse utilizzato in queste condizioni, sarebbe una violazione grave. Il punto vero è questo. Ad avercelo ce l'hanno tutti. Ma se la Red Bull lo usa in parco chiuso, e non dimostrabile, sarebbe molto grave" ha affermato. Tuttavia, ha anche evidenziato come sia difficile provare concretamente tale infrazione.

Bobbi ha spiegato che il T-Tray influisce sull'altezza della parte anteriore del fondo vettura, senza alterare l'assetto dell'intera monoposto. Riguardo alle recenti accuse, ha menzionato che la Red Bull si difende affermando di avere diversi tipi di precarico preimpostati, regolati internamente al telaio per ragioni di rapidità nell'esecuzione.

Questa situazione mette in luce le zone grigie del regolamento tecnico della Formula 1, dove ogni dettaglio può fare la differenza in termini di prestazioni. La discussione sollevata da Bobbi evidenzia la necessità di maggiore chiarezza e controllo da parte della FIA per garantire una competizione equa tra le scuderie.

Sezione: News / Data: Ven 18 ottobre 2024 alle 20:01
Autore: F1N Redazione
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