Introdotto per la prima volta nel 1958, il titolo Costruttori in Formula 1 rappresenta non solo un prestigio sportivo, ma anche un notevole impatto economico per le scuderie. Nel 2023, il montepremi totale è stato stimato intorno a un miliardo di dollari, cifra che sottolinea l'importanza finanziaria del campionato. Con l'introduzione del Patto della Concordia nel 2021, si è cercato di creare una distribuzione dei premi più equa rispetto al passato. La ripartizione dei guadagni avviene secondo queste percentuali: il 14% va alla squadra campione, il 13% alla seconda classificata e il 12% alla terza. Ad esempio, nel 2022 alla Ferrari sono stati assegnati circa 122 milioni di dollari.

Le scuderie che occupano le posizioni più basse ricevono percentuali decrescenti, fino al 6% destinato all'ultima classificata. Questa redistribuzione mira a mantenere un equilibrio finanziario tra i team, permettendo anche alle squadre minori di competere con maggiore sostenibilità. Inoltre, la Ferrari beneficia di un "long-standing extra bonus", essendo l'unica squadra presente in tutte le edizioni del Mondiale. Questo bonus aggiuntivo incrementa gli introiti della scuderia di Maranello, riconoscendo il suo contributo storico e continuativo alla Formula 1. Il valore del titolo Costruttori va quindi oltre il semplice trofeo: rappresenta una componente fondamentale per il budget delle squadre. La competizione non riguarda solo la gloria sportiva, ma anche la stabilità economica necessaria per sviluppare tecnologie avanzate e mantenere alto il livello di competitività nel campionato.

Sezione: News / Data: Dom 01 dicembre 2024 alle 11:05
Autore: F1N Redazione
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