Nel 2024, la FIA, sotto la presidenza di Mohammed Ben Sulayem, ha inasprito le regole sull'uso di parolacce da parte dei piloti, suscitando polemiche. Sanzioni sono state emesse per Max Verstappen e Charles Leclerc. La Grand Prix Drivers' Association (GPDA) ha criticato le restrizioni, sottolineando la differenza tra insulti intenzionali e espressioni casuali dovute all'adrenalina. I piloti, sentendosi trattati come bambini, hanno chiesto trasparenza finanziaria sull'uso delle multe. Lewis Hamilton ha definito "razzista" il modo in cui Ben Sulayem ha affrontato la questione, menzionando i rapper[3]. Alcuni suggeriscono di non trasmettere i team radio in diretta per evitare il problema.

INtervistato da AS, il presidente della FIA ha risposto così: "I nostri piloti rappresentano un'immagine e non desideriamo che le famiglie percepiscano il nostro sport come volgare. C'è libertà di espressione, ma è necessaria anche disciplina. Questi piloti guadagnano cifre considerevoli e devono comportarsi in modo responsabile, come in ogni altra professione. Non sono ragazzi, hanno doveri verso la FIA. Persino Toto Wolff si è detto sorpreso nel sentire suo figlio, ancora bambino, ripetere le parolacce sentite dai piloti. Non è questo che vogliamo. Se un pilota è in grado di mantenere il controllo in una monoposto di F1, può controllare anche il linguaggio, dimostrando rispetto per lo sport che gli offre tanto. Non si tratta di una richiesta eccessiva, e non è una novità, sono regole FIA esistenti dal 1972".

Sezione: News / Data: Lun 10 febbraio 2025 alle 09:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
vedi letture
Print