È quel periodo del mondiale di Formula 1 in cui, se le cose sono andate ben fin qui, diventa tutto una questione di numeri. Se X arriva 5° e Y arriva 1°, gli frega 10 punti in classifica. Insomma è il momento caldo dove ci stiamo giocando due mondiali e se la corsa è così tirata iniziano anche i ragionamenti su dove e come si poteva fare meglio. E qui arriviamo al caso Charles Leclerc e Ferrari. Partiamo dai numeri: il monegasco è a -78 da Max Verstappen e ci sono ancora 206 punti a disposizione e la Ferrari è a -51 dalla McLaren con 341 punti ancora disponibili. Insomma, la matematica dice che la corsa non è chiusa affatto.

Però scandagliando bene i numeri e i posizionamenti in classifica vediamo che Charles Leclerc, quando aveva una macchina presentabile in mano, non è mai finito sotto la 5° posizione (tra l'altro raggiunta una sola volta) in gara. Tranne? Tranne quel maledetto post Montecarlo. Potrebbe diventare il nuovo tormentone come nel 2022, ma quei tre Gp Canada, Austria e Silverstone rischiano di aver negato la possibilità a Charles Leclerc di giocarsi davvero fino in fondo il mondiale. In pista ormai l'abbiamo notato: la gestione delle gomme è migliorata esponenzialmente, nei duelli è sempre stato tra i migliori della pista, quando può mostra di essere sempre il No.1 in qualifica. Ma in quei tre Gp no. Sono i tre Gp del fondo spacca-classifica, quell'aggiornamento anticipato proprio alla Spagna che ha messo in totale crisi la Ferrari. La settimana precedente nei guai si era messa da sola non capendo le condizioni di semi-umido del Canada andando a concludere il Gp addirittura con due zero.

Ma vediamo i risultati: in quel terzetto di gare Charles Leclerc ha conquistato due soli punti, tra l'altro nella Sprint Race dell'Austria, collezionando ben tre zero frutto di un ritiro, un 11° posto in Austria e un 14° in Inghilterra. Di mezzo ha salvato la faccia solamente a Barcellona con un 5° posto molto complicato. Se prendessimo quella posizione come valore dell'epoca della SF-24, Leclerc e la Ferrari avrebbero 30 punti in più e McLaren e Red Bull due punti in meno a testa. Sistemando quindi la classifica Leclerc sarebbe a -46 da Verstappen e -19 da McLaren, al quale andrebbe aggiunto magari un onesto 6° posto da 8 punti di Sainz in Canada che farebbe diventare la classifica ancora più appetitosa.

Lo stiamo vedendo ora con Red Bull quanto sia facile smarrire la via con questa generazione di vettura ad effetto fondo. Il risultato è un mondiale estremamente incerto dove la favorita è l'unica squadra che, al momento, non ha mai smarrito la via, se non nelle primissime gare. Forse, senza quel passaggio a vuoto di Ferrari, anche Max Verstappen avrebbe corso con più pressione, cosa che vedendo i risultati Lando Norris non sta mettendo. In Olanda e in Italia la Ferrari con Leclerc ha mostrato di poter raggiungere risultati grazie ad una grande applicazione della strategia in gara e a Baku non si è vinto per dettagli. Segno che questi problemi al fondo sono ormai alle spalle e che la rossa, finalmente competitiva la domenica, può lottare seriamente ogni weekend per la vittoria. Forse questo non basterà né a Leclerc né alla SF-24 per laurearsi campioni nel 2024, ma nel 2025 chissà.

Sezione: News / Data: Lun 16 settembre 2024 alle 12:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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