Toto Wolff chiarisce la distinzione tra il rifiuto a Michael Andretti e l'approvazione a General Motors-Cadillac. Dopo lunghi dibattiti e controversie, la Formula 1 ha infine accettato la proposta per l'ingresso dell'undicesimo team nella griglia di partenza. Questa decisione non è stata facile, poiché l'aumento del numero di partecipanti inevitabilmente riduce la quota di entrate per le dieci squadre già presenti nel paddock. Tuttavia, tale scelta è giustificata dal valore aggiunto che un importante costruttore automobilistico come General Motors, che entra con il marchio Cadillac e motori Ferrari a partire dal 2026, porta alla F1.

Ecco le parole del team principal di Mercedes a riguardo: "Abbiamo sempre detto che se un team accresce il valore dello sport, allora l’ingresso è assolutamente necessario. Non c’è dubbio. A noi come Mercedes piace che i ricavi crescano, che il pubblico cresca. Se qualcuno arriva e dice di poter far incrementare il valore, allora lo accogliamo a braccia aperte. Quando si parlava del team Andretti, non ho mai sentito nessuno che dicesse questa cosa. Non che ce ne fosse bisogno, perché comunque i team non hanno voce in capitolo in questo ambito ma sono la Fia e la Fom a decidere. Però, se vuoi andare a una festa e non sei invitato, credo che tu debba almeno spiegare perché ritieni di doverci essere. Invece non è mai successo niente di tutto questo, probabilmente la cosa è partita male sin dall’inizio. Ora, con l’ingresso di GM come azionista e con il proprio motore (che però non sarà pronto prima del 2028, ndr) c’è un fattore di crescita. Sicuramente. struttura dell’accordo, il pagamento dell’anti-dilution fee, quando questo accadrà. Allo stato attuale, non posso giudicare correttamente. Ma quanto ho sentito in precedenza quando si discuteva di Andretti, non è granché. E penso che i team meritino rispetto per ciò che hanno fatto negli ultimi chissà quanti anni"

Sezione: News / Data: Mar 14 gennaio 2025 alle 13:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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