Dopo il GP d’Australia, dove i team radio tra Lewis Hamilton e il suo ingegnere di pista Riccardo Adami sono finiti sotto i riflettori, il sette volte campione del mondo ha voluto chiarire la situazione. In un'intervista rilasciata a The Race, il pilota della Ferrari ha spiegato che i suoi scambi radio con Adami sono stati normali dinamiche di gara, ma che sono stati ingigantiti dai media.

Hamilton difende la comunicazione con Adami

L’inglese ha spiegato come la sua comunicazione via radio sia stata fraintesa: “Si è parlato troppo del mio scambio di informazioni con Adami in Australia. È stato un normale confronto, senza alcun tipo di tensione. Io ero concentrato sulla guida e in certi momenti preferisco meno distrazioni, ma è un processo normale di adattamento. Non c’è stato nulla di particolare, non ho detto nulla di offensivo e anzi, il nostro rapporto si sta costruendo su basi solide”.

 

"Altri team radio peggiori, ma non fanno notizia"

Hamilton ha poi evidenziato come situazioni simili avvengano regolarmente con altri piloti, ma senza ricevere la stessa attenzione mediatica: “Se andate ad ascoltare le conversazioni di altri piloti con i loro ingegneri, troverete scambi molto più duri. Pensate a Verstappen con Lambiase: quanti team radio accesi hanno avuto? Eppure nessuno ha mai fatto una questione su quello. Con me e Adami si è creato un caso inesistente. Stiamo lavorando bene insieme e abbiamo già discusso come affinare la nostra comunicazione per le prossime gare”.

Un'intesa in costruzione

Il britannico sa che ogni cambiamento richiede tempo, soprattutto quando si passa da un ambiente rodato come Mercedes a un team con metodi diversi come la Ferrari. L'intesa con Adami, che in passato ha lavorato con campioni del calibro di Sebastian Vettel, è ancora in fase di sviluppo, ma Hamilton è certo che con il passare dei GP diventerà sempre più efficace.

Sezione: News / Data: Gio 20 marzo 2025 alle 14:30
Autore: F1N Redazione
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