Helmut Marko, consulente di Red Bull Racing, ha recentemente criticato le penalità inflitte a Max Verstappen durante il Gran Premio del Messico, dichiarando che le sanzioni non rispecchiavano effettive violazioni del regolamento, ma piuttosto un tentativo dei commissari di voler avere un caprio espiatorio dinanzi al resto della griglia. Secondo Marko, questa decisione riflette una mancanza di coerenza nel giudizio della FIA, che rischia di compromettere la trasparenza del sistema.

Parlando in un’intervista a OE24, Marko ha espresso dubbi sul sistema di giudizio adottato dalla FIA e sulla presunta imparzialità dei commissari di gara. “Le penalità inflitte a Max avevano chiaramente l’intento di essere un monito,” ha spiegato il consulente Red Bull. “Verstappen è stato sacrificato per mandare un messaggio, piuttosto che per una reale infrazione delle regole.” Marko ha criticato la tendenza dei commissari a prendere decisioni variabili, che spesso sembrano dipendere più dal contesto che dal regolamento stesso, creando difficoltà per i team e i piloti nel prevedere le possibili conseguenze delle loro azioni in pista.

Marko ritiene che sia necessario un sistema di giudizio più uniforme e trasparente per evitare discrepanze evidenti nelle sanzioni per incidenti simili. “Non è indispensabile avere ex piloti nel ruolo di commissari,” ha dichiarato Marko, “ma servono steward professionisti, persone competenti e neutrali, in grado di applicare criteri oggettivi basati su regole stabilite.” Per il consulente austriaco, l’ideale sarebbe avere figure prive di pregiudizi, che possano giudicare gli episodi in modo imparziale e senza influenze derivanti da esperienze pregresse nel mondo delle corse.

Sezione: News / Data: Gio 31 ottobre 2024 alle 10:12
Autore: F1N Redazione
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