La Formula 1 si prepara al quarto appuntamento della stagione con il Gran Premio del Bahrain, e ancora una volta sarà la gestione degli pneumatici a fare la differenza. Dopo l’asfalto liscio e il freddo pungente di Suzuka, i team si ritrovano ad affrontare condizioni molto differenti sul circuito di Sakhir, dove il caldo estremo e l’asfalto abrasivo mettono a dura prova vetture e strategie fa sapere Pirelli. 

 

Come anticipato da Pirelli, anche in Bahrain saranno utilizzate le tre mescole più dure della gamma 2025: la C1 (Hard), la C2 (Medium) e la C3 (Soft). Ma le apparenze ingannano: se a Suzuka il degrado era minimo a causa delle basse temperature e del nuovo asfalto, a Sakhir sarà tutta un’altra storia.

Le condizioni ambientali, infatti, si preannunciano caldissime e ciò avrà un impatto diretto sul comportamento delle gomme. La FIA e gli ingegneri Pirelli hanno già rivisto le pressioni minime di partenza degli pneumatici in base ai dati raccolti durante i test invernali di febbraio. Le nuove direttive parlano chiaro: 23 psi sull’anteriore e 21 psi sul posteriore.

Rispetto al GP del Bahrain 2024, si tratta di un incremento sensibile: +1 psi all’anteriore e +2 al posteriore. Anche in confronto ai test pre-stagionali, i valori sono saliti di +0,5 psi su entrambi gli assi. Una mossa necessaria per garantire sicurezza e performance in uno degli appuntamenti più ostici dell’anno in termini di degrado termico e usura delle coperture.

Questa modifica influenzerà direttamente anche le strategie: le squadre dovranno bilanciare carico aerodinamico, assetto sospensivo e stile di guida per non stressare eccessivamente le mescole, soprattutto nelle fasi centrali della corsa. Le pressioni più alte comportano un deterioramento meno progressivo della gomma, rendendo più complicato il bilanciamento della monoposto in curva e nei cambi di direzione.

Sezione: News / Data: Mer 09 aprile 2025 alle 15:00
Autore: F1N Redazione
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