Il Gran Premio di Las Vegas si prepara a offrire un weekend spettacolare, ma anche tecnicamente impegnativo per i team e i piloti, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei pneumatici. Pirelli, in linea con la tradizione dei circuiti cittadini, ha scelto per l'evento le mescole più morbide della sua gamma: C3 come pneumatico Hard, C4 come Medium e C5 come Soft, le stesse già utilizzate nel 2023. Questa decisione riflette la necessità di garantire aderenza ottimale su un circuito caratterizzato da una superficie che tende a raffreddarsi velocemente, specialmente durante le sessioni notturne. A differenza di altre gare notturne come Singapore, Qatar, Arabia Saudita, Abu Dhabi e Bahrain, Las Vegas presenta un'escursione termica significativa tra il giorno e la notte, poiché si trova nel deserto del Mojave. Le altre località citate sono invece vicine al mare, con temperature più stabili e miti. Questa caratteristica rende particolarmente complicato il riscaldamento dei pneumatici, soprattutto durante le qualifiche, quando è fondamentale portare le gomme alla temperatura ottimale senza sovraccaricarle.

Le condizioni atmosferiche a fine novembre, con temperature dell'aria che si aggirano intorno ai 10°C, possono influenzare notevolmente la performance delle vetture. La temperatura della superficie stradale non sarà molto più alta, aumentando così il rischio di graining e accelerando l'usura dei pneumatici, soprattutto in caso di bassa aderenza. Questo scenario potrebbe favorire una strategia a due pit stop, la più comune nel 2023, anche se un singolo pit stop resta una possibilità competitiva se i piloti riusciranno a riscaldare gradualmente le gomme e prolungarne le prestazioni durante uno stint lungo. Una delle sfide principali del weekend sarà quindi quella di evitare bloccaggi nelle zone di frenata più critiche, specialmente alla fine dei rettilinei più lunghi, dove le gomme tendono a raffreddarsi ulteriormente. La curva 14, uno dei punti più impegnativi del tracciato, sarà un banco di prova importante per la gestione delle temperature dei pneumatici e per la stabilità dell'asse anteriore.

La strategia di gara potrebbe quindi rivelarsi fondamentale per ottenere un buon risultato. Anticipare il pit stop per tentare un undercut potrebbe non essere efficace, poiché le difficoltà nel riscaldamento dei pneumatici potrebbero rendere complicato guadagnare posizioni dopo una sosta anticipata. Al contrario, estendere la durata di uno stint, mantenendo una gestione ottimale delle gomme, potrebbe risultare più vantaggioso. Queste considerazioni rendono il Gran Premio di Las Vegas un evento particolarmente intrigante e impegnativo per i team e i piloti. L'adattamento alle condizioni uniche del tracciato e la gestione strategica dei pneumatici saranno elementi cruciali per massimizzare le prestazioni. 

Sezione: News / Data: Mar 19 novembre 2024 alle 10:45
Autore: F1N Redazione
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