La stagione 2024 verrà ricordata come l’annata in cui Pierre Gasly ha mostrato tutto il suo potenziale, nonostante una Alpine non proprio impeccabile sotto il profilo tecnico. In un campionato dominato dai grandi nomi, il pilota francese ha saputo raccogliere risultati sorprendenti, ponendosi spesso in lotta per posizioni di prestigio pur senza un pacchetto paragonabile a quello delle scuderie più blasonate. Ciò che ha catalizzato l’attenzione degli addetti ai lavori è l’incredibile record di zero euro di danni alla vettura nell’arco di un’intera stagione, un traguardo che sottolinea la sua notevole capacità di prendersi rischi calcolati e di evitare incidenti costosi per il team.

Il Circus, tuttavia, non sembra avergli mai fornito l’opportunità di mettersi davvero in luce con una monoposto di vertice. Il suo passato in Red Bull, conclusosi bruscamente, continua a far discutere tifosi e analisti. “Forse è stato allontanato troppo in fretta, specialmente se consideriamo le performance che sta dimostrando adesso”, sussurrano in tanti tra i corridoi dei paddock ormai da diverso tempo. Nel 2019, l’esperienza a Milton Keynes si era chiusa con più di qualche tensione, soprattutto per la difficoltà di convivere con un compagno tanto ingombrante quanto talentuoso: Max Verstappen.

 

Proprio quell’ombra così grande potrebbe essere la chiave di lettura: in un team concentrato a vincere titoli costruttori e piloti, un fuoriclasse consolidato richiede talvolta l’adozione di una strategia “a uno”. Se da una parte c’è chi obietta che Gasly non abbia colto le poche occasioni offertegli, dall’altra spicca la convinzione che una vera chance in una scuderia top non si sia mai concretizzata davvero. La realtà di questi mesi è quella di un francese a proprio agio nel ruolo di capitano della Alpine, con Ocon in partenza, capace di far valere la sua visione di gara e di strappare punti preziosi anche su circuiti sfavorevoli.

L’ipotesi che in futuro la Red Bull possa puntare su altri piloti dal profilo di Perez, pronti ad accettare un ruolo secondario, apre un ulteriore spunto di riflessione: i giovani di talento troveranno un clima adeguato a crescere, o finiranno per bruciarsi a causa della massiccia centralizzazione su Verstappen? Gasly, a conti fatti, è l’emblema di un campione potenziale che non ha mai ricevuto una vettura da mondiale. Nel 2024, con la Alpine, ha rivelato un carattere da leader, dimostrando che a volte basta un po’ più di fiducia per tirare fuori il meglio da un professionista.

Sezione: News / Data: Mer 25 dicembre 2024 alle 10:30
Autore: F1N Redazione
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