Il circuito di Baku detiene un primato importante nel mondo della Formula 1: qui, nel 2016, Valtteri Bottas ha raggiunto la velocità più alta mai registrata in un evento ufficiale, toccando i 378 km/h con la sua Williams-Mercedes durante le qualifiche. Da allora, nessun altro pilota ha superato questo impressionante traguardo. Il lunghissimo rettilineo principale del tracciato cittadino, lungo due chilometri, è uno degli elementi chiave di questo circuito, spingendo le monoposto ai loro limiti in termini di velocità e resistenza.

Tuttavia, questa altissima velocità mette sotto pressione i pneumatici, che devono sopportare carichi elevatissimi, soprattutto considerando la configurazione del tracciato. Il circuito di Baku, infatti, presenta una sfida tecnica molto particolare per i team: la pista è divisa in due sezioni nettamente diverse, con un tratto ultra-veloce e un altro molto tecnico e tortuoso. Di conseguenza, le squadre non possono optare per un assetto troppo scarico dal punto di vista aerodinamico, poiché ciò le penalizzerebbe nella parte più lenta del tracciato, dove il grip e la precisione sono fondamentali.

In questo contesto, il ruolo dei pneumatici Pirelli diventa ancora più cruciale. L'affidabilità dimostrata dall'attuale gamma di mescole Pirelli, anche in condizioni estreme come quelle di Baku, ha dato ai team la sicurezza di poter contare su prestazioni costanti e resistenti, nonostante le sollecitazioni straordinarie imposte dalle velocità e dai cambi di assetto. La capacità delle gomme di adattarsi a condizioni così variabili sarà determinante per il successo durante il weekend di gara.

Sezione: News / Data: Mar 10 settembre 2024 alle 10:56
Autore: F1N Redazione
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