Dopo un avvio di stagione da Alpine fanalino di coda, quasi paragonabile a una Osella nel 2024, la scuderia francese è riuscita a sorprendere tutti chiudendo il campionato costruttori in sesta posizione. Un traguardo inimmaginabile a inizio anno, quando le monoposto blu e rosa arrancavano lontanissime da qualsiasi obiettivo. Il cambio di passo è arrivato con la nomina di Flavio Briatore a consulente, incaricato di risollevare un progetto che sembrava destinato a colare a picco.

Per comprendere l’entità della rivoluzione, basta osservare i numeri: decine di licenziamenti e un riassetto radicale della catena di comando. Molti professionisti provenienti dal settore automotive sono stati sostituiti con ingegneri più abituati alle sfide del motorsport, capaci di reagire in tempi rapidi e di proporre soluzioni efficaci nelle aree cruciale come aerodinamica e strategie di gara. Briatore, nonostante le polemiche legate al suo passato, non ha esitato a prendere decisioni impopolari. 

 

In appena sei mesi, dal 21 giugno giorno dell'ufficialità, questo approccio ha portato a una sostanziale svolta tecnica: gli aggiornamenti meccanici e aerodinamici sono stati studiati per garantire maggiore stabilità in curva e una migliore trazione in uscita, due punti deboli che avevano relegato l’Alpine all’ultimo gradino della classifica. L’aver chiuso il 2024 in sesta posizione costruttori, un risultato impronosticabile a gennaio, dimostra che il piano di ristrutturazione sta funzionando. Il merito va anche ai piloti, bravi a sfruttare le migliorie della vettura in situazioni difficili, come pioggia e circuiti cittadini, e a evitare di commettere errori costosi. Secondo le voci di paddock, il clima nel box francese è radicalmente mutato, con una forte coesione interna che finora non si era mai vista. Gasly è tornato così a concentrarsi sulla pista, tirando fuori tutto il suo talento.

Non tutti guardano con favore al ritorno di Briatore in Formula 1. Le sue vicende passate continuano a suscitare divisioni tra tifosi e addetti ai lavori, ma a Enstone preferiscono badare al sodo. L’obiettivo dichiarato, ora, è piazzare almeno un pilota sul gradino più alto del podio entro il 2026, sfruttando le prossime stagioni come terreno di preparazione e sviluppo. Il 2025 resta un’incognita: tanti interventi e cambiamenti restano da valutare, e la Alpine dovrà dimostrare di non essersi fermata a un exploit isolato.

Sezione: News / Data: Gio 26 dicembre 2024 alle 18:30
Autore: F1N Redazione
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