L'addio di Liam Lawson alla Red Bull, deciso dopo solo due gare del 2025, ha sollevato critiche per la sua brutalità e insensibilità. Il giovane pilota neozelandese, retrocesso in Racing Bulls e sostituito da Yuki Tsunoda, ha pagato caro i risultati deludenti. Una scelta che molti ritengono ingiusta e simbolo della spietatezza della Formula 1. Il giornalista neozelandese Luke Slater del The New Zealand Herald ha bocciato in pieno la scelta di Red Bull. 

La responsabilità ricade sulla Red Bull, non sul ventitreenne Lawson. Come si fa a ignorare i rischi evidenti del suo reclutamento nel 2025, dopo appena 11 Gran Premi in due stagioni con il team junior? È quasi incomprensibile. Persino Verstappen, uno dei più grandi piloti della storia e un talento naturale, aveva il doppio dell’esperienza di Lawson quando fu promosso nel 2016. La Red Bull è tra i team più vincenti della F1, e Christian Horner e Helmut Marko, responsabili del programma giovani, dovrebbero saperlo. Ingaggiare Lawson non è una scelta degna di un team serio

Sezione: News / Data: Ven 28 marzo 2025 alle 15:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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