Il Gran Premio del Giappone non ha solo offerto uno spettacolo tecnico e strategico in pista, ma ha anche messo in evidenza con chiarezza le fragilità della Ferrari. Lo sottolinea Daniele Sparisci sul Corriere della Sera, evidenziando come Suzuka abbia rappresentato un banco di prova impietoso per la SF-25.

A determinare questa radiografia tecnica del momento della Rossa sono stati diversi fattori che, combinandosi, hanno finito per congelare lo spettacolo ma anche per rivelare con chiarezza i limiti della monoposto di Maranello: convergenza delle prestazioni tra i top team, un design di pista che penalizza chi ha un equilibrio precario, un degrado gomme praticamente nullo dovuto alle basse temperature, l’asfalto rifatto e il comportamento delle nuove mescole Pirelli.

 

Il risultato? Una Ferrari solida in termini di punti ma ancora lontana dalla vetta in termini di performance pura. “Suzuka ha scoperchiato le reali difficoltà della Rossa”, sintetizza Sparisci. La SF-25 ha mostrato limiti strutturali nel bilanciamento e nella gestione gomme che in condizioni normali riesce a mascherare, ma che su un circuito tecnico come quello giapponese sono emersi con forza.

Un segnale per Vasseur e il team: la rincorsa alla vetta passa ora dalla capacità di risolvere queste debolezze strutturali prima di introdurre gli aggiornamenti previsti. Il cammino verso la competitività resta aperto, ma è chiaro che servirà un’evoluzione profonda se si vuole realmente tornare in lotta per la vittoria. Intanto sul fronte Hamilton-Leclerc c'è una prima spaccatura. Clicca qui per continuare a leggere...

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Sezione: News / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 10:30
Autore: F1N Redazione
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