In un momento di forte tensione e di dibattito acceso, Kelly Piquet, compagna del pilota di Formula 1 Max Verstappen, si è ritrovata al centro di una bufera mediatica a seguito delle sue dichiarazioni riguardanti la situazione in Israele e Gaza, in cui si è detta distrutta per il genocidio nei confronti delle famiglie palestinesi. Le sue parole hanno scatenato una serie di reazioni violente, portando la Piquet a subire attacchi personali e minacce di morte.

Un Appello alla Tolleranza e al Rispetto

Di fronte all'ondata di odio che ha invaso i suoi canali social, Kelly Piquet ha deciso di prendere la parola, invitando chi la segue a riflettere sulle proprie azioni. "Se il vostro scopo è inviarmi minacce di morte e messaggi offensivi, vi prego, smettete di seguirmi", ha dichiarato con fermezza la Piquet, aggiungendo che "questo non è un conflitto, è un genocidio."

Priorità ai Valori Umani

Le parole della Piquet sottolineano un impegno profondo verso la difesa dei diritti umani e la necessità di porre fine a situazioni di ingiustizia e violenza. "Il mio numero di follower o gli accordi con il mio marchio non sono più importanti di una vita che potrei aiutare a salvare, sostenendo la necessità di fermare questo fenomeno. E nemmeno le vostre parole d'odio lo sono", ha continuato Kelly, ponendo l'accento sui valori umani e sull'importanza di prendere posizione di fronte a ingiustizie così gravi.

Sezione: News / Data: Gio 26 ottobre 2023 alle 10:52
Autore: F1N Redazione
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