La scomparsa di Papa Francesco, avvenuta questa mattina alle 7.35 all’età di 88 anni, ha lasciato un vuoto profondo non solo nel mondo religioso, ma anche tra gli appassionati di Formula 1. Il pontefice argentino, durante il suo lungo pontificato, ha incontrato più volte protagonisti del Circus, segnando con gesti simbolici un legame speciale tra sport, fede e umanità.

Tra i momenti più toccanti, resta impresso l’episodio del 2019, quando ricevette in Vaticano una scultura in bronzo e un casco celebrativo di Ayrton Senna, donati dalla nipote del campione brasiliano, Paula Senna Lalli, in occasione del venticinquesimo anniversario della sua tragica scomparsa a Imola. Un gesto che commosse profondamente Papa Francesco, da sempre sensibile ai valori sportivi e morali incarnati da Senna.

 

Un altro ricordo significativo risale al 5 febbraio 2020, quando Antonio Giovinazzi, all’epoca pilota dell’Alfa Romeo Racing, fu ricevuto in Vaticano prima dell’udienza generale in aula Paolo VI. La giornata fu particolarmente emozionante per il pilota italiano, che vide il pontefice firmare il suo casco in segno di benedizione e vicinanza. Insieme a lui erano presenti Pascal Picci, presidente di Sauber Holding AG, e Pietro Gorlier, allora chief operating officer di FCA per la regione EMEA.

Due momenti carichi di significato, che raccontano il rapporto sincero tra Papa Francesco e il mondo della Formula 1: non solo sport, ma simboli di passione, disciplina e valori condivisi. Anche dal paddock, oggi, si alza un pensiero commosso per un uomo che ha saputo unire con semplicità mondi apparentemente lontani, ma profondamente umani.

Credit Photo: depositphotos.com

Sezione: News / Data: Lun 21 aprile 2025 alle 11:23
Autore: F1N Redazione
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